La Società Pescatori Sportivi Tre Torri di Sassello è un sodalizio nato negli anni settanta attualmente affiliato all'ENAL PESCA di Savona con alcune finalità che vanno oltre al già ampio ed i mportante orizzonte della pesca  intesa come passatempo e disciplina sportiva.Prima  tra tutte ed assolutamente imprescindibile è il ripopolamento delle acque del suo territorio.Infatti,l'ambito territoriale del Sassellese, è una delle zone più incontaminate della Regione Liguria e questo è il motivo principale per il quale gli innumerevoli corsi d'acqua che lo attraversano si sono fino ad oggi conservati con le stesse caratteristiche che possedevano nel passato:acqua pulita ed abbondante in un contesto naturale che spesse lascia a bocca aperta per la sua naturale selvatichezza.Le montagne che sorgono alle spalle di Sassello (Beigua, Avtze,Ermetta) tutte alte più di mille metri sono quelle dove nascono i vari Sansobbia, Reborgo, Sbruggia, Giovetto, Dano, Orbarina, Chiappuzzo; importanti torrenti che interessano i pescatori sportivi.Oltre a questi un'altra ventina di corsi d'acqua di portata minore, unitamente al torrente Erro,contribuiscono  a fare di questa zona una sorta di paradiso per la pesca.Inutile dire che è la trota fario il pesce più diffuso e ricercato dai pescatori sportivi e che fino ad oggi, soprattutto grazie alle massicce immissioni effettuate in passato di novellame, i torrenti sono ancora sufficientemente popolati, tuttavia per il futuro la situazione non è affatto rosea.

 

La SPS Tre Torri,infatti , fino a circa dieci anni orsono,ha garantito, di concerto con l'Ente Pubblico, con mezzi ed attrezzature di proprietà, il ripopolamento capillare e costante  delle acque di questo territorio con trotelle accresciute nella struttura in concessione da parte del Comune di Sassello, ubicata a Palo.Purtroppo siamo stati costretti a chiudere l'avanotteria a causa di problemi collegati con l'impatto ambientale e di conseguenza le semine di novellame vengono fatte,sempre collaborando con l'Amministrazione Provinciale, ma con modalità e resa nettamente diversa.Infatti gli interventi seppur molto dispendiosi dal punto di vista economico sono palesemente insufficienti per garantire una decorosa resa.Siamo quindi tornati ad un passato che ci eravamo illusi di dimenticare.Semine effettuate una tantum e con una sola giornata a disposizione il chè comporta dover accettare passivamente lo stato delle acque e del tempo, due variabili funeste  che l'avanotteria "privata" ci aveva permesso di sconfiggere. Oggi  pur continuando a collaborare con l'Ente Pubblico ci accorgiamo che il nostro sforzo non è proporzionale alla resae che a giochi lunghi le nostre acque subiranno un costante ed inesorabile processo di spopolamento.Quindi la Società nell'immediato è in fase di attesa  e svolge un'attività rivolta ad amministrate le acque in concessione della riserva turistica del Rio Giovo. Immissioni periodiche di trote fario,raduni e gare di pesca sono i momenti più importanti dell'attività sociale in attesa di poter  tornare, in un futuro non lontano, a gestire i nostri corsi d'acqua con l'esperienza, le modalità ed i tempi che eravamo riusciti  a concretizzare solo pochi anni orsono............la speranza, infatti, è l'ultima a morire

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